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Metodologia utilizzata

Il programma di ricerche sul castello di Montaccianico ha avuto un approccio al territorio secondo gli innovativi metodi dell’archeologia storica e si è avviato, nel 2007, con una campagna di rilievo digitale del terreno dell’area del castello (DTM) - grazie alla collaborazione con il l’istituto ITABC del CNR di Montelibretti - mentre, dal 2008, si è incentrato su sondaggi mirati e scavi stratigrafici ad area estesa.

 

 

 

 

L’archeologia di scavo sul sito di Montaccianico si coniuga con i metodi di intervento propri dell’archeologia 'leggera' a scala territoriale (ad esempio sui siti di Scarperia dal 2007 e su Ascianello, Sant’Agata ed altri dal 2008/2009). Le metodologie d'indagine, aggiornate alle più recenti esperienze condotte nel settore, mantengono il carattere innovativo, a volte con soluzioni sperimentali, proprio delle campagne di ricerca che la Cattedra di Archeologia Medievale dell’Università di Firenze - come 'Progetto strategico d'Ateneo' - svolge da tempo sulle forme di insediamento di età feudale in aree- campione, diversamente connotate, sia toscane che mediterranee.

 

Uno dei campi di sperimentazione, attualmente in corso di perfezionamento, con la collaborazione del laboratorio L.S.I.S. del C.N.R.S. di Marsiglia - nella persona del dr. Pierre Drap - riguarda la documentazione e gestione dei dati, finalizzata alla connessione tra un sistema di rilievo tridimensionale su base fotogrammetrica e un database che permetta di gestire tutte le informazioni raccolte nel corso delle indagini archeologiche.

 

 

 

 

Nell’ambito della pluriennale collaborazione con il CNRS di Marsiglia, è stato possibile, quest’anno, coinvolgere gli allievi della scuola di topografia del 1ère BAC PRO Géomètre di Bordeaux, per la realizzazione di un rilievo topografico del castello di estremo dettaglio. L’occasione, infatti, è stata la progettazione di  uno stage di cinque giorni in Italia, grazie anche al contributo logistico del Comune di Scarperia, durante il quale i ragazzi, con tre insegnanti e la loro strumentazione (sei stazioni totali laser), hanno avuto la possibilità di realizzare il rilievo. Sono state rilevate le pendici del colle, con particolare attenzione alle curve di livello sulle quali potrebbero insistere porzioni delle cinte murarie, ed il plateau del sito, dedicandosi ai micro-dislivelli di quota ed alle strutture fino ad ora emerse